L'esposizione
Testi e narrazioni •


 

L’incontro delle culture

Solo nel rappresentarsi le une in confronto alle altre le culture rivelano le loro identità e attraverso di esse elaborano originali rappresentazioni delle differenze. Identità e differenze culturali, che esistono solo nello sguardo reciproco, implicano alterità e somiglianze, diversità e analogie dei comportamenti e dei prodotti culturali.

Le culture che si sono incontrate nei secoli a Riofreddo si sono create attraverso il mescolarsi di genti e culture diverse, tramite lo scambio economico e sociale, tramite gli ‘sguardi’ che si sono incrociati e hanno elaborato delle rappresentazioni gli uni degli altri. L’incontro, sia esso stato armonico o conflittuale, ha comunque messo in atto confronti e cambiamenti.

In questo settore museale sono ‘esposti’ sia testi scritti e brani letterari, sia ‘oggetti’ materiali che esprimono o sono metafora delle dinamiche dell’incontro di culture diverse a Riofreddo.

“Si delinea il tema dell’antropologia come specchio. Lo specchio, allora, rinvia a un altro specchio, si riflette in esso e questo a sua volta rinvia le sue immagini al primo, che le restituisce in una sequela automoltiplicantesi, perché non di uno specchio soltanto si tratta, ma di una pluralità di specchi e, quindi, di una estesissima molteplicità di immagini.

L’antropologia, così, non è più soltanto lo ‘specchio dell’uomo’, ma una stanza degli specchi, che trasmette al singolo uomo una miriadi di immagini, in un groviglio di sguardi incrociantesi, attraverso i quali gli uomini dicono il loro bisogno di non essere soli, la loro esigenza di un senso, purchessia, del loro esistere” (Luigi M. Lombardi Satriani (1994), La stanza degli specchi, Roma.

In museo, come in un caleidoscopio, frammenti diversi per forma e colore si mescolano e, adattandosi, formano figure e rappresentazioni, così i vari significati mostrano inizialmente disordine e confusione. Basta un movimento, uno scuotimento, una ricerca di senso e quelli che erano meri frammenti si armonizzano in figurazioni reali e immaginifiche che si riflettono tra di loro in maniere sempre diverse e uguali.

Così le rappresentazioni che si danno della realtà, si articolano e si compongono e riverberano conoscenze e saperi. Possono essere riflessi diretti tra due realtà, dove si percepiscono analogie, ma anche riflessi indiretti che si creano nel confronto con altri elementi culturali e momenti storici sì da formare correlazioni, echi tra diversità e somiglianze.

La ricerca, la raccolta che permettono di tutelare i patrimoni culturali, quelli materiali e quelli immateriali; la loro comprensione e la comunicazione a strati sempre più ampi di pubblico - che attivamente partecipano alla operazione culturale - costituiscono la base della fruizione e della creazione culturale che è a sua volta il motore di uno sviluppo sociale costruito sulla riappropriazione dalle radici locali. Tali azioni inducono a agire in uno sforzo comune in difesa delle diversità in trasformazione espresse dalla polifonia delle rappresentazioni comunitarie.